Vittorio Reggianini

Vittorio Reggianini, virtuoso della pittura di genere

Formatosi presso l'Accademia di Belle Arti di Modena sotto la guida di Antonio Simonazzi, si lancia ben presto alla pittura di genere.
Nel 1885 si trasferisce a Firenze dove l'incontro con il mercante d'arte Luigi Pisani lo porta alla ribalta dei mercati dell'arte europeo ed americano, riscuotendo immediatamente un grande successo.

La sua pittura spensierata, ambientata in sontuosi interni settecenteschi, ritrae dame dell'alta società tipicamente occupate in frivole conversazioni, concertini da camera o nella toilette quotidiana.

Sconosciuto ai più, la cifra stilistica dell'artista è rappresentata dagli abiti di seta, dai tesati alle pareti, dai tendaggi, dai paramenti sacri, dalle passamanerie e dagli oggetti d'arredo magistralmente riprodotti.

Notate i dettagli degli abiti, dei foulard, delle frange, dei bracciali e delle collane, la perfezione delle acconciature, i fili di perle con gli orecchini accompagnati, la borsetta in raso di seta della dama centrale, i ricami in oro delle vesti, gli sbuffi, i volant e i pizzi, la vaporosità e la lucentezza dei tessuti e del tendaggio, il marmo delle colonne e dei pavimenti.

In questo dipinto non si può non notare il tesato alla parete, alle spalle delle dame, un tessuto di seta e cotone lavorato al telaio jaquard teso (da qui deriva l'appellativo "tesato') alla parete sopra un telaio di legno ricoperto di juta, cotone o canapa.
La lucentezza della seta è incredilmente resa dal gioco di luci e ombre che, oltre al disegno floreale, fa apprezzare anche le lievi imperfezioni che si creano naturalmente col passare del tempo sul tesato.

Ancora una volta, il gioco di luci e ombre mette in risalto il pregio dei tessuti utilizzati: i filati della miglior qualità, la lavorazione artigianale dei tessuti unita all'uso di pizzi e ori, i volant del vestito e la passamaneria utilizzata per il tendaggio, la posizione della dama che origlia oltre la tenda con un sorriso quasi beffardo, la sontuosa porta in stile settecentesco conferiscono al dipinto la leggerezza dell'essere tipica della cifra stilistica di Reggianini.