Per esempio l'incantevole studio ritratto qui a fianco, lo studio dei nostri sogni: tende in satin di cotone con motivi floreali classici stampate a mano, stile chinoiserie, che incorniciano una scrivania e una sedia d'epoca francesi, in stile neoclassico della seconda metà del XVIII secolo.

Cosa volere di più?
Uno stile classico e fresco al contempo, pratico e comodo.

La seduta è decisamente confortevole grazie alle generose imbottiture e ai tessuti naturali, i documenti più importanti sono sempre a portata di mano nei cassetti dello scrittoio e l'abat jour illuminerà discretamente il vostro lavoro nelle notti ispirate.

Al Manoir du Jonchet, incantevole chateau nel centro valle della Loira, appartenuto al famoso stilista Hubert de Givenchy che lo abitò insieme al compagno Philippe Venet, una semplice scrivania in legno con gambe a cavalletto fa eco al mobilio in midollino e ferro battuto creando un ambiente familiare, raccolto e arioso.

Non è necessario sacrificare lo stile per la funzione: lo spazio ordinato di questo studio viene contaminato dai colori allegri degli oggetti e dei complementi d'arredo (cuscini, morbidi pouf, vasi naif) e dalle strisce diagonali sul soffitto che fungono da punto focale della stanza insieme alla lampada centrale che ne richiama il colore.

Una scrivania dalle linee pulite, arte grafica moderna e pareti scure con infissi e modanature chiare in contrasto e una greca a sottolineare gli spazi conferiscono a questo studio uno stile "bon ton chic" che abbina sapientemente il gusto classico a quello informale e sportivo.
Lo stile deriva dalle divise degli studenti inglesi degli anni '70 che frequentavano le scuole private di preparazione al college (praparatory school da cui l'abreviazione "preppy'). In questi istituti gli studenti non potevano vestire a caso ma dovevano osservare un dress code particolare, al contempo classico ma comodo e informale.

Un lifestyle di alta classe fatto di pochi elementi abbinati tra di loro con semplicità.

Dalla USM, storico mobiliere svizzero, arredo modulare, moderno e flessibile, che si adatta senza limiti in qualsiasi ambiente: infinite combinazioni di scaffali, sedute e ripiani grazie alle quali creare il vostro ambiente su misura.
Adattabilità senza limite e stile senza tempo !

Il tipico scrittotietto in legno, ferro e ottone degli anni '60, che funge anche da comodino, crea un netto contrasto con la testiera del letto rivestita con un tessuto dal disegno tipico dell'epoca, realizzato con la tecnica cosiddetta del "tie-dye".

Entriamo nell'atmosfera degli anni '60, quando tra il desiderio di libertà e droghe psichedeliche la cultura hippie diffonde questo particolare metodo di tintura dei capi, coloratissimo e spontaneo, che descriveva decisamente bene l'umore e la filosofia di quel movimento nato negli USA e diffusosi poi in tutto il mondo.

Il Tie-Dye, letteralmente tradotto come "pittura a nodi" permette di realizzare indumenti e tessuti d'arredo coloratissimi caratterizzati dalla "spontaneità" della tintura su tela.

E anche i grandi brand della moda e dell'arredamento rilanciano oggi questo stile.